Psicologa clinica e psicoterapeuta Gestalt, ricercatrice ed esperta nell’insegnamento della meditazione e di esercizi di consapevolezza

Come gestire l’ansia attraverso le tecniche di rilassamento

Nell’uomo lo stress protratto e ripetuto genera ansia.
In molti casi quindi l’ansia arriva all’osservazione del terapeuta come una risposta emozionale eccessiva rispetto all’entità reale degli stimoli a cui l’individuo è sottoposto. Uno stato disturbante e fonte di sofferenza.
L’ansia è una condizione emozionale particolare caratterizzata da uno stato di apprensione, disagio, aumento della tensione fisica e psichica, preoccupazione, stato di attesa, senso di anticipazione del pericolo, senso di paura e ridotto senso di controllo da parte del soggetto.
I sintomi fisici e psichici sono molto personali e possono essere d’intensità variabile da caso a caso.
Tipiche manifestazioni psichiche sono:
Apprensione, senso del pericolo, tensione, paura immotivata, irrequietezza motoria, crisi di panico o intensa affaticabilità fisica e psichica, tendenza alla distrazione, difficoltà alla concentrazione, insonnia.
Tipiche manifstazioni fisiche (detti psicosomatici):
Aritmie, aumento della frequenza cardiaca, aumento della frequenza respiratoria, aumento della pressione arteriosa.

Se ci soffermiamo su questi ultimi sintomi psicosomatici, a cosa possiamo pensare?
Pensate per esempio ad una aggressione fisica da parte di uno sconosciuto. Che cosa accade nel corpo di chi sta ricevendo un’aggressione? Esattamente quei cambiamenti fisiologici che sono anche le manifestazioni dell’ansia.
Ecco quindi che il corpo si prepara ad un’aggressione ed aumentando il battito cardiaco, la respirazione, la pressione arteriosa (e quindi piu ossigeno ai nostri muscoli) , il corpo si prepara ad un’ipotetica fuga o risposta all’aggressione.

L’ansia si presenta spesso nelle persone normali per motivi più o meno giustificati, e appare controllabile: l’ansia patologica si riferisce ad espressioni di durata ed intensità del tutto sproporzionale ai motivi addotti. In genere essa è reattiva: ovvero legata a qualche avvenimento esterno e soprattutto a situazioni conflittuali.
Mentra la paura e lo stress sono legati ad eventi che si verificano oggettivamente.

Esistono due tipi di stress: eustrss (stress buono) e distress (stress cattivo). Dallo stress buono possiamo dire che in certi eventi si crea uno stato d’ansia preparatorio che ci permette di arrivare ad un livello di attivazione ottimale per portare a compimento l’obiettivo che ci siamo posti. I momenti duri è quando si passa da uno stress buono ad uno cattivo (distress) che crea una situazione di malessere, di disagio e di blocco, durante il quale la persona ha difficoltà a sfolgere qualsiasi attività, sebbene lo desideri.

È stata sottolineata l’importanza del sistema nervoso simpatico a livello cardiovascolare durante lo stato d’ansia.
Il sistema nervoso simpatico (detto anche ortosimpatico per contrapporlo al parasimpatico) costituisce una parte del sistema nervoso autonomo.

I neurotrasmettitori del sistema simpatico sono noradrenalina e adrenalina, ecco perché il termine adrenergico è usato per riferirsi al sistema nervoso simpatico.
Sono proprio quei neuro trasmettitori che circolano quando proviamo uno stato di allerta e di paura, con la sola differenza che durante uno stato d’ansia l’attivazione si protrae a lungo, generando un’esaurimento delle forze fisiche e psichiche.

ALTERAZIONI FISIOLOGICHE NELLA REAZIONE D’ANSIA:

– Aumento della tensione muscolare generale e/o distrettuale;
– Aumento della frequenza cardiaca;
– Possibili aritmie;
– Aumento della pressione artreiosa sistolica;
– Vasocostrizione periferica;
– Diminuzione della temperatura cutanea;
– Aumento della frequenza e irregolarità respiratorie;
– Modifica della secrezione e motilità gastrointestinale;
– Dilatazione pupillare;
– Aumento della sudorazione;
– Aumento dei riflessi osteotendinei;
– Aumento del consumo d’ossigeno (sensazione di mancanza d’aria);
– Aumento dei livelli di adrenalina e noradrenalina (sistema simpatico);
– Aumento di livelli ormonali di acetilcolina e di cortisolo (ormoni dello stress, ghiandola surrenale);
– Aumento dell’ormone GH somatotropo;
– Aumento di prolatina;
– Aumento di ormoni tiroidei

DISTURBI DI ORGANI ED APPARATI ASSOCIATI ALL’ANSIA:

Apparato cariovascolare: sindrome vasovagale (vertigini, lipotimia) tachicardia, palpitazioni,aritmie;
Apparato gastrointestinale: anoressia, vomito, dolori crampiformi addominali, diarrea, stipsi, aerofagia, gastrite, ulcera peptica, colon irritabile
Apparato urogenitale: disturbi mestruali, difficoltà nella minzione, pollacchiuria, ritenzione (nei maschi)
Apparato muscolare: dolore secondario ad aumentato tono muscolare (dolori crampiformi), cefalea temporale o occipitale o muscolotensiva, lombalgie, mialgie nei vari distretti muscolari, affaticamento, tremori
Apparato respiratorio: sindrome da iperventilazione, broncospasmo, asma, dispnea
Apparato cutaneo: orticaria, prurito
Apparato neuropsichico: astenia, vertigini, cefalea (muscolotensiva, emicrania), ansia, depressione (e perdita di autostima), insonnia, anoressia, bulimia, sindrome del burn out

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Elena Vlacos - MioDottore.it